Simona Goxhoi
Fin dall’infanzia, ha coltivato una profonda passione per l‘arte grazie alle amorevoli attenzioni del nonno, un maestro di vita che le ha tramandato la bellezza dei versi della “Divina Commedia” accompagnandoli con le incantevoli illustrazioni di Gustave Dorè. Questo legame speciale con l’arte è stato ulteriormente arricchito grazie al padre, che l’ha introdotta al mondo della fotografia, insegnandole i primi rudimenti e facendola scoprire il fascino di essere sia davanti che dietro l’obiettivo.
Fin da tenera età, ha frequentato la casa della maestra Antonietta Sircana, dove ha imparato i segreti della pittura e del ricamo del Costume Sardo, una tradizione che porta avanti con passione e che si riflette chiaramente nelle sue opere, dove traspare l’autenticità della tradizione sarda.
Dopo aver ottenuto il diploma di “Perito Capo Tecnico Informatico” presso l’Istituto Tecnico Industriale G.M.G. Angioy di Sassari, ha iniziato la sua carriera nel settore della grafica pubblicitaria, diventando esperta nell’uso dei programmi Adobe e successivamente anche docente.
Il desiderio di approfondire la sua conoscenza artistica l’ha portata ad iscriversi all’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari, dove ha seguito corsi di “Nuove Tecnologie dell’Arte“, “Illustrazione” e “Fotografia“, distinguendosi per la sua dedizione e ottenendo ottimi risultati accademici.
Il suo talento è stato riconosciuto nel dicembre 2010, quando ha curato le copertine su “Libertà Sassari” con una serie di fotografie sull’Avvento, suscitando l’interesse che ha portato a un articolo dedicato nel numero di gennaio 2011, scritto da Don Michele Murgia.
Oltre alla sua attività artistica, fa parte della commissione artistica UIF (Unione Italiana Fotoamatori) della Regione Sardegna, Provincia di Sassari. Scoperta nel 2010 dal Dott. Luigi Franco Malizia (Caravaggio).
Inoltre, da oltre un decennio, condivide la sua esperienza come docente ufficiale dei programmi Adobe per la provincia di Sassari presso la PuntoNet, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di creativi.
Opere
Riconoscimenti
Elio Pulli e Chiara Vigo
Vittorio Sgarbi
Philippe Daverio
Piero Marras
PORTO TORRES. Una linea, chiamata “Cocci & Putti”, nata ispirandosi alla tradizione sarda per portare nelle case i racconti, i colori e i decori dei costumi della Sardegna. Composta da due sezioni, “sas pizzinnas” e “sas Feminas”, nasce nel 2010 da un’idea della designer e fotografa sennorese Simona Goxhoi quando lei frequenta il corso di studi all’Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari. Adesso, la linea “sas pizzinas” si arricchisce delle decorazioni dell’abito tradizionale di Porto Torres, decorazioni riprodotte fedelmente sulla base delle fogge dell’abito tradizionale turritano maschile e femminile ricostruite sotto la supervisione scientifica del dottor Giammario Demartis.
Proprio la presentazione dell’abito tradizionale di Porto Torres della linea “sas pizzinnas” sarà l’oggetto dell’incontro di venerdì alla Libreria Koinè di Corso Vittorio Emanuele 40. Alle 19.15, la sala conferenze della libreria sarà teatro della presentazione, introdotta dall'illustrazione delle ricerche svolte fino ad oggi sotto la supervisione di Giammario Demartis per la ricostruzione delle varie fogge dell'abito tradizionale.
A descrivere le ricerche effettuate sarà l’epigrafista Giuseppe Piras che ha fornito in questi anni la consulenza scientifica per l’analisi delle fonti iconografiche e documentarie usate per gli abiti e che recentemente, con Demartis, ha presentato in un convegno svoltosi al Museo Sanna gli ultimi sviluppi sulla ricostruzione della berritta a cecciu, copricapo tradizionale di Sassari e Porto Torres.
A impreziosire la serata saranno presenti figuranti in abito tradizionale dell'associazione culturale Etnos di Porto Torres. (e.f.)
Olbia, 30 Settembre 2016 - Una nuova mostra all'Art-port Corner, un nuovo racconto artistico dedicato alla Sardegna e alle problematiche femminili. Si chiama "Sas Feminas" ed è la collezione dell'artista Simona Goxhoi ispirata ai costumi sardi.
L'ispirazione non è la sola caratteristica di questi dipinti: ogni quadretto e ogni scialle sono il frutto di uno studio sistematico della tradizione costumistica sarda. Ogni quadro si ispira a un particolare costume che l'artista ha studiato nei minimi dettagli storici: dai significati ai colori, passando per la tecnica di realizzazione.
I dipinti esposti all'Art-Port corner rappresentano una selezione dell'immenso lavoro dell'artista originaria di Sennori. Le opere esposte riprendono i particolari di alcuni costumi che rappresentano le quattro province storiche della Sardegna: Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari.
E così, osservando gli scialli e i quadri, scopriamo i preziosi dettagli dei costumi di Bultei, Ittiri, Sennori, Cheremule, Chiaramonti, Samugheo, Bortigali, Terralba, Bosa, Gavoi. Particolare importante, nella selezione dell'Art-port, è lo scialle rosso: si tratta di un omaggio a due comuni, quello di Gavoi(la stoffa rossa, che nel costume originale è coperta da pizzo nero) e Bultei (le particolari rose).
Sas Feminas non è, però, un semplice omaggio alla ricchezza dei nostri abiti tradizionali, ma un racconto pittorico totalmente dedicato al femminile. Femminile che viene vilipeso e oltraggiato, umiliato e osteggiato, ferito e talvolta ucciso. Un femminile che ritrova nell'abito tradizionale la sua potenza simbolica, ma che nella vita di tutti i giorni deve fare i conti con il patriarcato, il maschilismo, la violenza e gli stereotipi di genere. Ecco perché lo scialle rosso è così importante: simboleggia la forza delle donne, ma anche il Comune (Gavoi) dove si è verificato uno dei femminicidi che più ha scosso le coscienze di tutti, quello di Dina Dore.
Dunque, dietro la maestria diSimona Goxhoi, capace di trasformare i ricami in dipinti, viè una profonda riflessione su un tema, quello della violenza di genere, molto importante nonché estremamente sentito dall'artista stessa. La mostra rimarrà visitabile fino al 7 Novembre 2016.
Il panorama artistico sardo non smette mai di stupire. Questo mese, tra le nostre pagine, ospitiamo un’artista completa, che vede il suo più efficace sistema di espressione artistico non solo nella fotografia (la passione che maggiormente contraddistingue il suo talento), ma anche nella pittura e nel ricamo sardo, riuscendo a trasmettere e veicolare messaggi ed emozioni a 360 gradi.
Simona Goxhoi, è un’artista di Sennori (allieva del professore Salvatore Ligios e responsabile della “Unione Italiana Fotoamatori – Sassari e provincia”) che riesce ad entrare in perfetta simbiosi con la macchina fotografica; ogni suo scatto porta il focus sull’eleganza, la cura, la magnificenza e, soprattutto, l’importanza culturale che l’artigianato sardo (suo principale soggetto) possiede nel mondo, presentando una capacità innata che la porterà, nel corso degli anni, alla vincita di numerosi premi (“Premio Fotografia Nazionale Glamour 2011 – Città San Vincenzo”, “1° Premio alta moda 2014 – Venaria Reale”, “Triennale di Arte Moderna 2016 – Verona – Premio merito artistico”) e all’attenzione del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi.
[https://www.shmag.it/cultura/arte/05_09_2016/simona-goxhoi-tradizione-e-talento/]